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Differenze 2

Ore otto e quaranta della mattina. Temperatura attorno agli 0,5 gradi, ma partiva decisamente da sotto zero:  ci ho messo cinque minuti a scongelare i vetri quel tanto che basta a vedere uno straccio di qualcosa. Il pallido solicello è piacevole, ma all’ombra si smoccola. Ho addosso scarpe calde, giaccone caldo, sciarpa, guanti e berretto. Riscaldamento leggero ma acceso: fa ancora poco, il motore tarda a riscaldarsi. Riscaldamento del sedile acceso (diceva mia nonna: "Chi ha il comodo e non l’usa non trova un confessore che l’assolve").

Semaforo. All’angolo, un Dunkin Donuts. Un fanciullone si sta recando in detto Dunkin Donuts per la sua overdose mattutina di caffeina, grassi e carboidrati più o meno complessi.

Tenuta del fanciullone:

  • Felpa con cappuccio aperta
  • T-shirt bucata
  • Jeans tagliati al ginocchio
  • Ciabattine infradito

E basta.

Ma come cavolo fanno???

Categorie:Uncategorized Tag:
  1. dicembre 13, 2006 alle 13:13

    mi vien freddo solo ad immaginarmelo brrrr….

  2. dicembre 13, 2006 alle 14:49

    che troglodita……..

  3. utente anonimo
    dicembre 13, 2006 alle 15:25

    Ma pure qui in Scozia la gente non ha la percezione del freddo…con vestiti da estate anche con 2 gradi.mah..ed io che sembro la cugina di pingu con sciarpa e cappello. 😦 chiara

  4. dicembre 13, 2006 alle 18:49

    Ma… ma… allora… Bostoniano perchè vivi a Boston? Anche io ci sono stato, sigh! (Tipo che ho studiato qui.) Uh, quanti ricordi. Tra i quali il freddo.

  5. dicembre 13, 2006 alle 19:14

    Finestraio, sono in missione “prendi i soldi e scappa”. In Italia, o ammazzavo il capo o avevo fatto tutta la (poca) carriera possibile. Quando ho visto miei colleghi locali lavorare meno di me, guadagnare il doppio e lamentarsene pure, ho pensato che non ero né più scemo né meno preparato di loro!!!

  6. dicembre 14, 2006 alle 13:05

    E’ lo stesso stupore con cui gli stranieri guardano noi italiani, a maggio, quando per loro fa un caldo africano e noi portiamo tailleur e giacchine.

  7. wha
    dicembre 20, 2006 alle 12:39

    fai parte di quella abbondantissima porzione dei cervelli in fuga eh? sigh io sto al primo anno d’università ma già la vedo dura sul futuro mondo del lavoro..mi sa che farò come te!
    Ps ma da uno a dieci, quanto sono sclerati gli americani? (solo a vedere certi film che fanno non ce se ne fa una buona idea…)

  8. dicembre 21, 2006 alle 22:02

    Wha: in fuga sicuramente, è sul “cervello” che ho qualche dubbio. Cmq, sì: i locali hanno tante buone qualità, ma un po’ svalvolati sono

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