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Epifanie

Sei lì nella libreria con Davide. Il quale guarda gli scaffali con un’espressione di gioia, inizia a girare, carezza i libri, li tira fuori emettendo un gridolino ripetuto che, dopo un po’, ti rendi conto essere: "A-book!".

E capisci che non farà mai il calciatore né l’amministratore delegato, con buona pace del tuo piano-pensione.

  1. dicembre 7, 2008 alle 04:39

    e se fara’ lo scrittore poi ki lo traduce?

    palbi

  2. dicembre 7, 2008 alle 07:52

    Il nano ha già la tessera della biblioteca (vedessi come è felice di andarci!), se no ci mangiava gli stipendi in libreria e ci toccava cambiare casa per insufficienza di spazio.O noi o i suoi libercoli.Buon sangue non mente..!
    Baci Cusèina

  3. dicembre 7, 2008 alle 09:39

    nooooooo, che disonore, non vuole fare il calciatore?! per favore, fai ancora in tempo a correggergli l’imprinting. corri a comprargli un pallone, sventolagli sotto al naso un paio di centoni, fagli vedere le foto di qualche velina nuda e forse ce la facciamo! 😉

  4. dicembre 7, 2008 alle 11:32

    [sospiro di sollievo]
    Pensa che brutto: una mia collega ha un bambino poco più piccolo di davide che sa dire solo mamma, papà e… gol.

  5. dicembre 7, 2008 alle 12:52

    che bravo bambino

  6. dicembre 7, 2008 alle 20:01

    da ripudiare! da ripudiare immediatamente!

  7. utente anonimo
    dicembre 8, 2008 alle 08:16

    Per fortuna!!!
    Un bacino a Davide.
    Biba

  8. dicembre 8, 2008 alle 18:05

    Palbi: con un po’ di fortuna, quando cresce dovrebbe sapere 3 lingue. Se si rimane nel ristretto ambito, potrebbe non doverlo tradurre nessuno!
    Cusèina: quindi neanche da là avremo un membro della famiglia schifosamente ricco, eh?
    Katika: vedo che sai come fare! Te lo mando?
    ViperaVenerea: a chi piace il calcio, in quella casa?
    yetbutaname: sì, ma a noi chi ci mantiene? Ci si contava, sai…
    Expecting: tre volte, come per le mogli?
    Biba: presenteremo

  9. dicembre 9, 2008 alle 08:10

    Uno dei più bei momenti della mia vita è stato quando mi son resa conto che al Perlino piaceva leggere quanto a me.

  10. dicembre 9, 2008 alle 08:22

    “Cara, possiamo scordarci il campione di baseball miliardario che ci mantenga da vecchi”.

    (Calvin & Hobbes è come la Bibbia, c’è una citazione buona per tutto).

    Rita

  11. dicembre 9, 2008 alle 08:31

    Buffo… avrei giurato che il vostro cucciolo avrebbe sbavato sui dischi del babbo! ;-P

  12. dicembre 9, 2008 alle 10:32

    Bravo davide bravo bello de zia
    la curtura è una grande cosa.
    Purtuttavia una bella terapia correttiva potrebbe portare i suoi frutti.
    Adesso vieni co papà e mamma in banca.
    Sia mai la prossima volta dice
    “quatrins!”
    eh.

  13. dicembre 9, 2008 alle 13:13

    Amore Tato! E’ troppo avanti quel pupo. E vedrai quando scoprirai “cosa” gli piace leggere… (io ho già la mia idea in proposito) 😀
    Bye. L. HD

  14. dicembre 9, 2008 alle 15:12

    Perladarsella: infatti è stato bello, a parte le considerazioni sulla vecchiaia indigente
    Rita: i nostri avatar non sono lì per caso
    Alkanette: con Pigrazia che rema contro e lo intontisce di Zecchino d’Oro?
    Zaub: i geni non ci sono. Il nonno ebreo è rappresentativo di quanto non siamo tagliati per fare quatrins, ma potrei intrattenerti ore con aneddoti sugli altri nonni
    Lemny: se non ci mette lo zampino zia Sullepunte, è ben difficile che gli venga mai un amore per quel che pensi te. È nella casa sbagliata, con due mazze di genitori per i quali una radice quadrata non s’è mai vista (sono tutte lunghe, tonde e sottili)

  15. dicembre 9, 2008 alle 16:28

    Chiamalo sesto senso, ma io ne sono quasi sicura. Se poi zia Sullepunte lo zampino ce lo mette davvero, non ho + bisogno nemmeno del “quasi”. 😀
    Te lo mangi di baci per me?
    Bye. L. HD

  16. dicembre 9, 2008 alle 19:27

    mah. non staro’ nei paraggi abbastanza per mettere zampini mi sa. poi il punto di amare i libri e’ proprio di esser libero di attingere dove e cosa gli pare, indipendentemente dai gusti di genitori e zie acquisite… ci insegnera’ lui un sacco di cose, altroche’! 🙂

  17. dicembre 9, 2008 alle 19:56

    È che Lemny pensa che Davide potrebbe essere magicamente attratto verso la matematica. E io qui dico: se non ci metti lo zampino tu, è molto poco probabile. Sia a livello di ambiente che a livello cromosomico, parte svantaggiato. La cosa più matematica a cui si sia avvicinato il padre è la storia della scomparsa di Ettore Maiorana – peraltro un fisico, non un matematico. Qualche nonno ha delle infarinature di statistica a livello di praticone, ma più a livello di lettura dei dati che di elaborazione. La zia ha fatto un po’ di matematica finanziaria. Ma soprattutto, tutti l’hanno fatta per dovere, ma nessuno prova il benché minimo affetto per la materia. Siamo un dannato branco di umanisti.

  18. dicembre 9, 2008 alle 21:29

    Questo valeva fino a prima dell’avvento di internet. Adesso tutto è cambiato, anche la genetica(!!). Tutte queste zie virtuali col cromosoma della matematica qualcosa devono aver influenzato, no? :-DD
    Voi che potete, spupazzatevelo un po’ anche per me.
    Bye. L. HD

  19. dicembre 9, 2008 alle 22:49

    per la mia esperienza, so di non aver fatto nulla di quello che cercavano di convincermi o sarebbe stato naturale fare. (vai a nuoto ->danza. fai il linguistico -> scentifico. fai medicina ->matematica). io non faccio previsioni, preferisco che ci stupisca lui.

  20. dicembre 9, 2008 alle 23:09

    Che delusione.
    Io mi aspettavo un ”K.G. 5” ”Paul Pierce” ”He got game” o robe così.
    Vuoi dirmi che i bambini a Boston non dicono queste cose?
    Allora sono diseducati.

    saluti.

  21. dicembre 9, 2008 alle 23:26

    Loading: però dice “papi”. Che prima pensavo che fosse riferito a me, ma ora mi fai sorgere il sospetto che si riferisca a David “Big Papi” Ortiz. E che certi biascichii che non riesco a decrittare vadano in realtà interpretati come “throw the bomb, Daisuke” o “Go, Sox”

  22. dicembre 9, 2008 alle 23:27

    Quanta saggezza, zia Sullepunte…

  23. dicembre 9, 2008 alle 23:42

    Allora diciame che è già un inizio.
    Ma siamo ancora lontani, sigh…

    saluti.

  24. dicembre 9, 2008 alle 23:52

    e va bene, ma solo perche’ il tuo (Bos) sarcasmo mi costringe:

    Dado e’ un ballerino. (oltre che un piacione). ogni musica che sente non resiste e balla, fa giravolte e ride. io gia’ l’ho detto con pochi testimoni e a questo punto lo ripeto, ecco.

    prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

  25. dicembre 10, 2008 alle 13:31

    Io conosco la gente giusta per lui.
    Non è ancora troppo tardi.
    Però la rieducazione deve cominciare immediatamente!

    🙂

  26. dicembre 10, 2008 alle 18:45

    quando ha quattordici anni iscrivilo a un diplomificio italiano, vedrai che gli passa subito

  27. dicembre 10, 2008 alle 19:02

    Sullepunte: non ero sarcastico! Comunque, né il padre né la madre sono dei gran ballerini. Staremo a vedere.
    Winter: a chi penZi?
    cristina: a dire la verità, è molto possibile che succeda. I diplomifici italiani non mi risultano essere tanto peggio dei diplomifici locali pubblici (quelli privati non credo che arriveremo mai a poterceli permettere), e chissà se fra 12 anni saremo ancora qua, visto che in realtà il piano era di durata MOLTO inferiore…

  28. dicembre 10, 2008 alle 19:24

    Bost, a chi può mai piacere il calcio? al papà, ovvio.

  29. dicembre 10, 2008 alle 20:02

    A chi penZo?
    A qualche ragazzetto meglio “inserito” nella contemporaneità…

    🙂

  30. dicembre 11, 2008 alle 09:16

    ammmmmmorre de zzzia!!!!!!
    quanta sagacia in quelle guanciotte!!!!!!

  31. dicembre 11, 2008 alle 11:49

    eddai bostoniano, che i libri fanno benissimoooooooooooooooo

  32. dicembre 11, 2008 alle 20:00

    E se, soltanto, volesse VENDERLI?!?! Il CEO di una grande catena di librerie intercontinentali….. Vai, il tuo piano-pensione potrebbe tornare in gara!
    ciao

  33. dicembre 11, 2008 alle 20:13

    Vip: che è questo sessismo? Io ad esempio non reggo il calcio più di due minuti! ;-P
    Winter: i nomi! 🙂
    Pillow: 🙂
    diVerde: la pediatra ha iniziato a prescriverli fin dalla prima visita. “Ma non capisce…” “E voi leggeteglieli lo stesso”
    desian: Mamma gàri, mamma!

  34. dicembre 11, 2008 alle 20:14

    Oddio, mi correggo: mi sta benissimo che voglia anche leggerli, purché ci metta anche su il bìsnes multimegamiliardario 😛

  35. dicembre 12, 2008 alle 17:17

    la teoria di desian mi piace.

  36. dicembre 13, 2008 alle 08:55

    Passavo di qui… Ma una fotina ogni tanto? Baci sulle guanciotte + belle del mondo!
    Bye. L.

  37. dicembre 15, 2008 alle 16:56

    hahaha!

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