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Archive for luglio 2011

Fermato appena in tempo

luglio 26, 2011 43 commenti

Con il mio vassoietto da contorni, mi avvicino al buffet delle insalate.

Qualcosa rosseggia.

In quel rosso, biancheggia della feta sbriciolata.

E qualche fettina di cipolla rossa.

Insalata greca!

Incredibile: oggi, qualcosa di decente.

Riempio il vassoietto e faccio per andare in cassa.

Guardo meglio.

Noto la cubica regolarità della materia rossa.

Rimetto la supposta insalata greca nel buffet e getto via il vassoietto.

E ringrazio di essermi fermato, prima di aver acquistato un'insalata di feta, cipolle e COCOMERO.

Route 109

luglio 22, 2011 11 commenti

Agosto 2010. Bostoniano ha una serie di ciat con Rita (che ancora si faceva vedere in ciat).

Ciat 1
Bostoniano: "Insomma, non so bene che fare. Sto a spasso da un anno, avrei voglia di trovare qualcosa, ma con quelli non funziona, quegli altri sono durati tre prove, quegli altri ancora non li ho più sentiti… E poi ci sarebbe la cozzetta col bel culo"
Rita: "La… cozzetta col bel culo?"
B: "Immaginati i tempi del liceo. Tu sei un adolescente, stai elevato di ormone. Non sei uno di quelli che non devono chiedere mai, quindi non batti chiodo. E poi c'è lei: fondamentalmente, non ti piace. Però ha un bel culo – o altri accessori a piacere. Si è presa una sbandata per te che metà bastava. E tu ti trovi in questa situazione per la quale hai il diavoletto sulla spalla sinistra che ti ricorda che in tempo di tempesta ogni buco è un porto, ma sulla spalla destra hai l'angioletto che ti dice che andare con lei solo perché stai allupato non sarebbe giusto, perché è evidente che per lei la cosa va oltre e sarebbe ipocrita con te stesso fingere di non essertene accorto. Sai che è probabile che la farai stare male e qualche residuo di morale lo hai ancora. Ecco, io ho questo gruppo con cui ho fatto l'audizione. Di belle speranze, ma niente de che. Potrei pensare di andarci finché non esce di meglio, ma non mi pare giusto. Dal canto loro, mi stanno facendo una corte spietata."
R: "Azz… mi rendo conto. E molto efficace la metafora della cozzetta. Buffo, come 'ste storie di gruppi abbiano paralleli fortissimi con le storie di coppia…"

Ciat 2
B: "Insomma, ieri mi arriva quest'email, no, dicono che posso ancora prendere tempo per decidere ma che loro hanno un concerto a metà settembre e se intanto lo faccio, senza impegno, che tanto è la festa della loro strada e organizzano loro, situazione rilassatissima, così magari vedo come funziona in un contesto vero… A queste condizioni, forse… E poi, questo fatto che hanno chiaro che potrei andarmene… Che dici?"
R: "Ma sì, vacci. Come dici tu, è un rischio che stanno assumendosi consapevolmente. E poi, che ne sai, magari le cose funzionano…"

Passano alcuni mesi – e un paio di altri concerti. Le cose girano discretamente: qualche rinuncia, qualche compromesso qua e là. Repertorio un po' misto, risultati non eccezionali (di sicuro non all'altezza di Who's 1st), ma qualche soddisfazione ci se la toglie. Cosa ruga ancora Bostoniano:

  • Troppo classic rock
  • Troppo poca roba moderna
  • I nomi che il gruppo si sceglie (perché ne cambiano un paio) hanno, per qualche motivo, obbligatori riferimenti al fatto di essere un gruppo di matusa con grande sprezzo del ridicolo – tipo "Mid-life crisis" o "Men o'cause"

Bostoniano non è l'unico che ruga, pare. Il batterista, forse l'elemento tecnicamente più preparato ma comunque un borbottoso 56enne che, piuttosto che dialogare anche vivacemente, si tiene tutto dentro fino ad esplodere, cova qualche frustrazione. Fino a che, appena prima del (terrificante) concerto di febbraio, annuncia che lui fa il concerto e se ne va.

E viene sostituito. Con uno un po' meno bravo, ma di 15 anni più giovane. Che non ruga, è sempre contento e non fa una piega quando Bostoniano inizia a premere per abbandonare i pezzi classic rock per buttarsi decisamente sulla vena più pop/new wave e moderna di cui già si intravedeva qualche traccia. Ed è così che, a pezzi come "Psycho killer" o "I fought the law (and the law won)", si uniscono altre cose dei Clash, un po' di Oasis, qualcosa di Paul Weller, Church, Police, Smithereens, Elvis Costello… Insomma, la cosa comincia a sembrare un progetto definito. E arriva un nome più neutro, Route 109 (è la strada che unisce la mia città a quella dove abitano gli altri, a circa mezz'ora di auto). Ieri, primo concerto con la nuova formazione, tenuto in un prato vicino alla biblioteca pubblica (i lettori saranno stati felicissimi) nell'ambito di un'iniziativa estiva – ci hanno persino pagati. So che dovrebbero aver fatto delle riprese video, vedrò se qualcosa vale la pena di pubblicarla.

E comunque: Davide ha alternato per tutto il concerto l'inseguimento di bambine sul prato a momenti in cui si incantava a un metro dal palco. A fine concerto è venuto sul palco, ha voluto essere preso in braccio e ha stretto come un koala. "Ti è piaciuto, tato?" "Sì."

E tanto basta. (Beh, no, non è tutto: la ciliegina sulla torta è che è piaciuto anche a Pigrazia. Che alla fine mi ha sentito suonare 2 volte in croce).

Il punto più alto del concerto di ieri (e forse di una vita di concerti)

luglio 22, 2011 17 commenti

"Papà, io piace che suoni".

(cUore meltdown immediato)

Arsenio Lupin

luglio 21, 2011 11 commenti

Per festeggiare il ritorno da Puerto Rico, Davide ha sfoggiato insospettatte qualità di destrezza. Facendo trovare sul fondo del carrello a Pigrazia, correa inconsapevole, una confezione di caramelle Pez con tanto di dispenser sottratti indebitamente dal supermercato senza passare per la cassa quando ormai erano giunti alla macchina.